Lungo la strada per Candelara, al bivio con la strada Fonte Maiano, dove attualemte c'è un lavatoio, c'era una fonte di origine romana. Sotto il sovrastante, panoramicissimo Colle della Salute, oggi denomianto San Gaetano, era ubicato il Lucus di cui si parla nella tappa precedente.

Il Lavatoio (Fonte Majano) - di origine romana - fa parte di un complesso, che risale a tempi molto lontani e che fu sempre alimentato da una sorgente da cui scaturiva una fresca e limpida acqua per dissetare i viandanti. Quest’acqua scendeva quindi in un abbeveratoio per gli animali e infine nel lavatoio.

La fonte è posta alle falde di una collina, considerata l’area sacra dei romani, e quindi la sua acqua assume l’importanza di un’acqua purificatrice per tutti coloro che giungevano dalla vicina città e si recavano negli spazi sacri per fare le offerte sulle are votive.

In questa zone a ben cercare non mancano altri interessanti tracce storiche: una celletta (del 1894) all'ingresso dell'abitato, la casa  contadina presso il viadotto dell'autostrada con la E di Eugenio di Beaurharnaiis (a testimonianza del regno italico dell'inizio dell'ottocento), le ville sul colle tra Santa Veneranda e San Pietro in Calibano (in particolare quella seicentesca appartenuta al Marchese Baldassini, circondata da un bel parco), le chiese di Madonna del Monte (del '500,  oggi diroccata) e di Santa Croce (presso Villa Spreti), situata   al bivio per Villa Fastiggi.

DOVE SCORRE L’ACQUA SI MUOVONO LE NINFE. FRA LE OMBRE DEL BOSCO SACRO SI NASCONDONO LE NINFE.